Araliya: un fiore per migliorare

Araliya è il nome di un profumatissimo fiore bianco originario dello Sri Lanka, e in lingua cingalese significa bellezza di donna.
Questo bellissimo fiore viene usato, secondo antiche tradizioni, per dare il benvenuto agli ospiti.

Il progetto Araliya ad oggi è costituito da un consiglio direttivo di donne di Negombo - Sri lanka che hanno fondato la cooperativa (socie fondatrici) , coordinate da Mr. Amal. I gruppi di lavoro sono organizzati in maniera autonoma e ogni gruppo è coordinato da una socia della cooperativa.
I luoghi di lavoro sono due, il magazzino/ufficio e il laboratortio di Katana.... Araliya ad oggi conta circa 40 artigiane che collaborano alla produzione dei vari oggetti manufatti che Araliya esporta in Italia e che vengono venduti nel circuito delle botteghe del commercio equo e solidale italiano

La storia del Progetto Araliya

Il progetto Araliaya nasce a Negombo Sri Lanka nel 2003 per volontà dell'Associazione "Cose dell'Altro Mondo" e della Cooperativa Sociale Vagamondi, entrambe di Formigine (MO) a sostegno del lavoro che dal 1996 le Suore della Congregazione "Figlie della Provvidenza" di Modena stavano facendo per l'educazione dei bambini sordomuti.

Se da una parte l'Associazione si è impegnata per la costruzione di una Scuola elementare e del Convitto (inaugurati rispettivamente ne l 2006 e nel 2008), dall'altra parte la Cooperativa Vagamondi si è impegnata nel creare una possibilità di lavoro per le mamme dei bambini frequentanti la scuola.

Lo scopo era creare un reddito per le donne attraverso un lavoro dignitoso, vicino a casa e pulito, dove essere realizzate e nello stesso tempo avere possibilità di seguire i figli e gestire la famiglia.

La scuola materna, che attualmente esiste in Sri Lanka, risolve solo in parte i problemi di questi bambini, perchè al compimento del sesto anno di età sono costretti a tornare nelle famiglie, perchè non esiste un altro posto che li accolga.

La scuola permetterebbe loro di continuare a ricevere un'istruzione e di rimanere integrati in un ambiente che li accoglie.

Il gruppo Araliya

Il primo gruppo informale si è costituito nel 2004 con 8 donne, tutte mamme di bambini sordomuti che frequentavano la scuola materna di Negombo gestita dalle "Figlie delle Provvidenza".

Pian piano le donne si sono specializzate nel realizzare piccoli fiori finti fatti con materiali diversi, tra cui le calze da donna, spezie, semi e foglie, da utilizzare poi nel mercato italiano per il confezionamento di bomboniere;
La produzione era adatta a soddisfare un mercato italiano del commercio equo e solidale in crescita e fino a quel momento sprovvisto di altre proposte per il confezionamento.

Da 8 donne nel 2004, il numero è progressivamente aumentato fino a 80 nel 2010.
Dopo un primo periodo di lavoro all'interno delle aule della scuola materna, si è provveduto a costruire dei laboratori vicini alle loro abitazioni in cui poterle ospitare.

Nel 2007 si è concretizzato un altro pezzo di progetto con la registrazione di "Araliya Community Company".
Ora queste donne hanno:
  • possibilità di spedire i loro prodotti direttamente con documenti propri;
  • essere riconosciute nel loro paese come realtà concreta;
  • possibilità di sviluppare idee nuove in loco, e provvedere con i loro guadagni al sostentamento della famiglia.

I costanti viaggi fatti in Sri Lanka, hanno permesso l'incontro con altre realtà di lavoro presenti sull’isola, alcune certificate Fairtrade, da cui sono nate collaborazioni interessanti.

Infatti se fino a pochi anni prima, era Araliya ad essere aiutato nella sua attività, oggi è Araliya ad essere riferimento per altri.

Nello stesso anno 2007 è stato creato un unico magazzino per stoccare la merce pronta per essere spedita con annesso ufficio e laboratorio per ospitare un gruppo di donne.

Qui di seguito i vari gruppi, che insieme a noi hanno creduto a questo sogno.

Non fermiamoci solo alle foto, guardiamo un po’ più in la, fissiamo i loro sguardi, gli occhi, i sorrisi per sentirci tutti un po’ protagonisti di questa avventura, rimaniamo vicini a queste realtà, apriamo gli orizzonti dei nostri occhi!

È un modo concreto di condividere i grandi valori della vita...ci sentiamo anche più certi che un "mondo diverso" è possibile.